Studenti in visita al Conventino servono a mensa
Hanno visitato la chiesa e servito alla mensa che i Frati Minori da decenni preparano per i meno fortunati, gli alunni della classe quinta di Magisano hanno vissuto un’esperienza estremamente positiva che contribuirà non poco alla loro crescita ed arricchirà il loro bagaglio culturale.
Il gruppo, accompagnato dal docente di religione Aldo Gentile e dalle colleghe di classe Rosetta Zappalà e Rita Pirrotta ha raggiunto il Conventino di Sant’Antonio e li ha trascorso la mattinata in compagnia dei monaci seguendo passo passo tutte le attività propedeutiche all’allestimento della “Mensa dei poveri” all’interno del centro di accoglienza omonimo. Tutto ha avuto inizio qualche settimana fa con una discussione in classe, protagonista Madre Teresa
di Calcutta e la sua vocazione per i poveri ed i derelitti, le bambine ed i bambini sono rimasti
cosi affascinati dalla storia di questa straordinaria donna del nostro tempo da indurre il docente di religione ad organizzare una giornata utile a rendere tangibile quanto detto a parole; una proposta immediatamente sposata da Maria Rosaria Sganga, dirigente dell’Istituto Comprensivo sotto la cui egida ricade il plesso di Magisano e cosi, gli 11 bambini frequentanti l’ultima classe della primaria del borgo presilano si sono messi in viaggio alla volta di Catanzaro, non prima di aver organizzato una cospicua raccolta di beni di prima necessità.
L’accoglienza da parte dei monaci è stata calorosa, Magisano ed i suoi piccoli concittadini, hanno in un certo senso aperto una strada che qui al Conventino tutti si au- gurano sia lastricata di appuntamenti.
«Abbiamo accolto con grande gioia la proposta giunta dall’IC Taverna – ha dichiarato padre Francesco Lanzillotta raggiunto telefonicamente da il Quotidiano del Sud- gli alunni della Primaria di Magisano sono stati una sorta di apripista, vorremmo infatti imbastire un progetto mirato, utile a coinvolgere tutte le scolaresche, introducendole al mondo del volontariato e facendo loro toccare con mano le attività svolte all’interno del Centro di Accoglienza “Sant’Antonio”». Attività nata, a detta di padre Francesco, 35 anni fa per un’intuizione felice di Padre Giuseppe Maiuolo, l’allora parroco del Conventino, un’esigenza dettata dal bisogno di essere presenti in maniera tangibile sul territorio, offrendo ai tanti bisognosi una presenza certa, costante ed al contempo discreta. «In questi 35 anni a favore di un’utenza ampia – ha proseguito padre Francesco- abbiamo vissuto ed operato nel cuore di Catanzaro, testimon delle difficoltà quotidiane di moltissimi di noi, facendo quotidianamente nostri i temi centrali
dell’inclusione, come suggerisce Papa Francesco il quale invita a toccare con mano le periferie esistenziali senza esclusione alcuna. In tutto questo tempo abbiamo provveduto a far funzionare al meglio la mensa, a distribuire indumenti e coperte, a garantire un servizio medico; la nostra attività non si è fermata neanche durante la pandemia, anzi, si è se possibile rafforzata con il servizio da asporto a favore di quanti, isolati da tutti e da tutto, si sentivano smarriti. Circa 40 volontari da decenni si alternano ogni giorno, eccetto la domenica, per garantire i vari servizi, ai quali contiamo di aggiungere presto anche quello di assistenza legale». Grande l’entusiasmo da parte dei bambini, da loro commenti emozionati ed emozionanti, la loro volontà di contribuire.
fonte: articolo redatto da Rosanna Bergamo ed uscito sulla versione cartacea de “Il Quotidiano del Sud” del 5 maggio 2024