La nostra storia
Nell’aprile 1252 – scriveva l’avv. Fratea – il vescovo Fra Giacomo da Perugia, dell’Ordine benedettino, fece entrare nella città di Catanzaro i Frati Minori di S. Francesco d’Assisi”.
Cinque anni dopo il Vescovo Fortunato dell’Ordine dei Minori, ottenne dal Pontefice Alessandro IV la Bolla di conferma per la fondazione del primo Convento francescano nella città di Catanzaro. La chiesa della Santissima Trinità fu detta di San Francesco.
Secondo quanto riferiscono gli storici della città. Risale al 1480 l’erezione del magnifico Convento dell’Osservanza sui ruderi del palazzo e del castello dei tiranni del tempo, tutto per opera del beato Paolo da Sinopoli.
Dopo lunghi anni di storia gloriosa i Frati per la soppressione dei beni ecclesiastici, decretata nel 1866, dovettero lasciare il Convento denominato dell’Osservanza, sito in Piazza Stock che venne trasformato in ospedale militare. Tutt’oggi, convento e navata centrale della Chiesa sono ad uso militare. La navata laterale, dal 1892, è stata elevata alla dignità di parrocchia con il titolo di Santa Teresa all’Osservanza curata da un sacerdote della Diocesi.
Riporta una lettera di P. Costantino Scalzo: “allontanati dalla legge, i religiosi trovarono ospitalità presso villa Catanzaro, una piccola abitazione ubicata in Rione Pontegrande. Dopo alcuni anni i religiosi rientrano in città con la cura pastorale della Chiesa Madonna dei Cieli, nel rione Pontepiccolo, vicino al Seminario Teologico regionale PIO X…al Seminario profusero la loro preziosa opera di confessori”.
L’attuale Convento e Chiesa di S. Antonio, rione S. Leonardo, sono stati costruiti nel 1938 dopo varie peripezie e difficoltà non lievi. Dal 1951 vi risiede il Ministro Provinciale di Frati Minori di Calabria. Il Conventino nel 1957 vede la costruzione di sopraelevazione per la creazione di un intero piano riservato alla Curia Provinciale.
Scrive Saverio GRANATO nel suo libro “Il vento della giovinezza”: La Chiesa fu per alcuni anni l’unico centro di aggregazione del rione. Combinando sapientemente l’attività pastorale, con le iniziative di carattere sociale-ricreativo” e menziona alcuni frati come fr. Pio SPADAFORA e fr. Costantino SCALZO che con l’aiuto di alcuni giovani, si dedicarono a “raccogliere” i ragazzi del quartiere e non facendogli frequentare l’Azione Cattolica. Anche nel testo di GRANATO troviamo scritto: “la Chiesa, per rafforzare il suo legame con il quartiere, intraprese alcune iniziative di carattere socio-ricreativo”. Tra questi viene ricordato l’asilo intitolato a Silvio PATERNOSTRO, membro di una delle famiglie più in vista della città, diede vita al cinema parrocchiale in uno stanzone del Conventino sabato e domenica e le pellicole erano della s. Paolo Film, collaboravano in modo attivo i fratelli VESPERTINI. In qualche occasione il Conventino mise a disposizione i locali per alcuni rappresentazioni teatrali Made in s. Leonardo in quanto autori, sceneggiatori, scenografi, costumisti, registi, attori e cantanti erano pressoché tutti del rione.
Massimo Rubino, che ha oggi 78 anni, frequentatore assiduo del Conventino di San Leonardo in una sua testimonianza che ha fatto pervenire a noi frati ci scrive il suo ricordo di fr. Pio SPADAFORA: “Ha creato dal nulla una sorta di Oratorio con la sede negli scantinati presenti a fianco della gradinata principale della Chiesa dove si potevano riunire, a qualsiasi ora, i bambini e i giovani di un rione semi distrutto dalla guerra. E’ lì che ho imparato a giocare a ping pong e a monopoli”.
Una lapida, oggi all’interno della Chiesa ricorda ai fedeli: “ Questa Chiesa, dedicata a Sant’Antonio di Padova, che i Frati Minori della Provincia di Calabria, con l’annesso cenobio, fin dalle fondamenta avevano eretto, nell’anno del Signore 1938, l’ Eccellentissimo e Reverentissimo don Giovanni FIORTENTINI, Arcivescovo di questa città, il 3 dicembre dell’Anno del Signore 1939 ha consacrato”.
La Parrocchia viene eretta canonicamente il 01 novembre 1960 da S. Ecc. Mons. Armando FARES, e riceve il riconoscimento civile 27 aprile 1962.
I parroci che si sono succeduti sono:
- Fr. Francesco MUNIZZA (novembre 1960- settembre1974)
- Fr. Giuseppe MAIOLO (ottobre 1974 – agosto 1995)
- Fr. Francesco FALBO (settembre1995- agosto 2007)
- Fr. Umberto PAPALEO (settembre 2007- agosto 2019)
- Fr Fabio Antonio FORTUNATO (settembre 2019- settembre 2022)
- Fr Francesco LANZILLOTTA (ottobre 2022 -…)
Nell’archivio parrocchiale si conservano gli articoli del giornale “il grido della calabria” e “gazzetta del sud” scritti in occasiona della Celebrazione solenne di Mons. FARES nell’Aprile del 1961 sulla nuova Parrocchia S. Antonio e il suo inizio di attività pastorale.
Purtroppo non abbiamo trovato molto notizie legate agli anni 60 e 70, ma siamo sicuri che il lavoro pastorale di MUNIZZA non è da meno dei suoi successori e come testimonia fr. Giuseppe MAIOLO, parroco successivo, ha trovato un terreno fertile dove continuare l’opera di evangelizzazione.
Dal 1975 è attivo il laboratorio indumenti a servizio dei poveri. Dal 1988 è attiva la mensa dei poveri che distribuisce quotidianamente una cinquantina di pasti.
Vari sono stati i lavori di riqualificazione della Chiesa, dovuti anche all’attuazione della riforma liturgica legata al Concilio Ecumenico Vaticano II. Si è provveduto in primo al rifacimento del tetto e in seguito, nell’anno 1978, sono realizzati i mosaici dell’abside (Croce, San Francesco e i Santi Sette Martiri di Calabria), l’ambone e il fonte battesimale. La Via Crucis che segue le stazione bibliche, vetrate, elettrificazione delle campane.
Nel 1976 -1977 i frati provvedono al completamento dei lavori di costruzione della palazzina che in comodato d’uso viene utilizzato dalla Parrocchia e il Centro Accoglienza. Nel 1977 in alcuni locali della Convento iniziano le trasmissioni di “Radio Onda”, forte di un piccolo gruppo di ragazzi appassionati della musica, viene creata una radio che esprimerà gran parte dei loro desideri nonché gusti musicali in una piccola città come Catanzaro, grazie a questa nuova emittente, usufruirà di questa nuova libertà. All’interno del palinsesto, con cadenza settimanale anche i frati intervengono ai microfoni per divulgare in spirito francescano e nuovo il Vangelo. Tra i personaggi che hanno presenziato a Radio Onda Loredana NICOETTA. Nel 1978 si dà vita alla Mensa dei poveri, opera da più 40 anni ed è ormai conosciuta e stimata come Centro Accoglienza.
A febbraio del 1979 fa la comparsa “Agapao” bollettino d’informazione pastorale a carattere parrocchiale. Nella lettera di presentazione fr. Giuseppe MAIOLO scrive:” senza voler strafare, senza alcuna pretesa, senza progetti o programmi precostituiti, abbiamo voluto iniziare un cammino. Vogliamo tentare, singolarmente e comunitariamente, di metterci allo specchio… Scorrendo le pagine, ciascuno potrà rendersi conto dello spirito e delle intenzioni che lo animano: informare, creare comunione, provocare alla partecipazione corresponsabile, dare voce a tuti, far prendere coscienza dell’Amore che dà la Vita Vera.”
Tra il 1980 e 90 i frati si dedicano anche alla educazione e al gioco dei ragazzi del quartiere e città con il circolo anspi. In parrocchia ruota un numeroso gruppo di giovani tanto da proporre una divisione del gruppo per fasce di età, gruppo “beta”, e diversi gruppi di formazione cristiana e culturale, come il gruppo “comunità amore”.
Nel 1985 nella chiesa conventuale fa la sua comparsa l’organa a canna utilizzato in particolar modo per la liturgia, i cori, la preghiera di frati nonché concerti. Nel 1986 si dà vita al “telefono amico”.
Nell’ottobre 1990 la nostra parrocchia vive la Visita pastorale di S. Ecc. Mons. CANTISANI, ancor oggi nel nostro archivio parrocchiale è conservato il registro, le relazioni mano scritto di questo evento di grazie e di verifica. Proprio a Novembre dello stesso anno la città di Catanzaro vive la missione popolare con i Frati Minori di Italia.
Nel 1994 e 1995 vengono realizzati e benedetti i due portoni della Chiesa, laterale e centrale.
Nel 1998 fr. Francesco FALBO, il parroco del tempo, nella relazione sulla parrocchia al Capitolo provinciale dei frati descrive la “famiglia parrocchiale” e il suo servizio di paterno in continuità nella novità: “sento il bisogno di ringraziare il Signore e tutti quelli che hanno collaborato e dato la loro disponibilità per i vari servizi e per la crescita di questa porzione di popolo di Dio, sia per quanto riguarda l’evangelizzazione, la catechesi, la liturgia, sia il servizio agli ultimi con il centro accoglienza. In quegli il centro accoglienza si arricchisce di ulteriori servizi ai bisognosi come il servizio medico e l’avvocato. In quegli anni in parrocchia vivono e svolgono attività il gruppo Legio Marie, ACI e la GiFra.
Nel 2009 la visita pastorale di S. Ecc. Mons. Antonio CILIBERTI dove nella prima relazione il parroco fr. Umberto PAPALEO, oltre ad elencare tutte le attività ed i gruppi presenti in parrocchia, scrive: “sento che a Catanzaro la nostra Parrocchia viene percepita, anche da chi non frequenta come una fontana di speranza”. Fra le varie relazioni troviamo la presentazione del gruppo Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (Meic), formato da intellettuali e professionisti cattolici della parrocchia cresciuti nell’Azione Cattolica diocesana, il gruppo di Padre Pio e il gruppo famiglie, composto sia da famiglie della parrocchia che di altre parrocchie della Diocesi. Quest’ultimi tre gruppi vengono menzionati perché attualmente non presenti più in parrocchia.
Nel 2010 la parrocchia vive l’evento di grazie della celebrazione dei suoi 50 anni di fondazione, molte le attività organizzate in quell’anno sia a carattere culturale come mostra la fotografica, teatro e la mostra missionaria, che a ha carattere liturgico come la Tredicina e la Festa al Santo titolare della Chiesa.
Tanti sono stati i frati che hanno operato in questa parrocchia attivamente citarli tutti diventa difficile ma come non ricorda fr. Vincenzino ( al secolo MARINO Vincenzo), conosciuto in tutta la citta di Catanzaro, con il suo servizio di frate questuante che con la sua “vertula”, una sorte di bisaccia, godeva della simpatia di molti per il modo di essere uomo di Chiesa semplice, scaltro nel gestire le informazioni ma da un cuore generoso, fr. Alessandro DE MASI, fr. Raimondo RICCA, fr. Cesare SILIPO, fr. Giovanni Battista STRAMANDIMOLI, fr. Francesco TUDDA, fr. Antonio BIAFORA e fr. Costantino SCALZO e tanti altri.
Concludiamo questo scritto con una citazione di una testimonianza di Benedetta GAROFALO riporta da Giuseppe GIGLIO nel suo libro Capolavori d’arte nei conventi dei frati minori di Calabria: “al Conventino ho imparato a dire il rosario, ma anche a pormi domande sul senso della vita e a considerare i vari momenti spirituali come occasioni di confronto con gli altri e di incontro con Lui. Al Conventino, mi hanno insegnato a non dire di no quanto il tuo talento può essere d’aiuto agli altri”.